(Amirani / GRIM 2010)
Secondo atto su Amirani, per
l’ElectroAcousticSilence.
Altro scarto netto, conferma e
rilancio, che, dalle parti dell’etichetta di Gianni Mimmo,
siam ad altezze da vertigine.
Ridefinizione complessa, di un
panorama/linguaggio sdrucciolevole.
Spunti, dubbi e azioni, dotati
di un’accessibilità, preclusa ad altri, più o meno
analoghi, interpreti.
“Flatime”, rispetto a “Cono
Di Ombra e Luce”, vede una formazione allargata a cinque
elementi.
Mirio Cosottini, Alessio Pisani, Taketo
Gohara, Filippo Medol, Andrea Melani.
Tromba e
flicorno, fagotto e controfagotto, sound design, basso e
contrabbasso, batteria.
Ne esce fuori, come da metodica GRIM
(Gruppo di Ricerca e Improvvisazione Musicale), una proposta, che si
pone domande, aprendo spiragli, per altre domande,
teorico/esecutive.
Il silenzio, trattato come elemento integrante,
non, spazio fra suoni, ma area di opposizione, al tedio culturale
generalizzato.
Nulla è lasciato al caso.
Strategia
didattica, fascinosa e non verbosa, che affronta le complessità
insite nel termine improvvisazione, riagganciandosi direttamente
all’attuale (l’oggi, senza fraintendimenti).
Il risultato, è
lo spostamento delle lancette temporali in avanti.
Il corpo Davis,
lo studio ambientale alla Supersilent,
l’infiltrazione/esposizione, di elementi lounge/fusion, caldi,
rigogliosi e futuribili, attigui al predicar di David Toop.
“Tempo
Liquido” (da Kubisch/Plessi), non; zona
espansione tedio.
Fra i lavori dell’anno.
Voto: 8
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