?Alos ‘Yomi – ‘L’oscura terra dei morti’

(Bar La Muerte/Audioglobe 2010)

E’ tornata ad inquietarci con le sue oscure e cupe vibrazioni ?Alos, vale a dire Stefania Pedretti (compagna di vita e di lavoro negli Ovo di Bruno Dorella e componente delle Allun).

Dal titolo è evidente che la Pedretti non ha composto brani hippie per questo Ep, nel quale sono presenti tre brani, di cui i primi due sono delle riproposizioni di tracce presenti nel suo ultimo lavoro “Ricamatrici”. Si tratta di Fili di capelli e di Taglio, quest’ultima riletta in chiave elettronica da Claudio Rocchetti.
Premesso che tutti i tre brani sono estremamente inquietanti, c’è da considerare che nel primo la Pedretti accentua le vibrazioni vocali che rievocano la Diamanda Galas sprofondata negli inferi, nel secondo, invece, il tocco ritmico e costante dato da Rocchetti infila l’ascoltatore nell’angoscia di uno dei primi film di David Cronemberg.
Discorso a parte merita Panas, che la Pedretti ha affidato a Kawabata Makoto degli Acid Mother Temple e che sarà presente nel prossimo full-leinght di ?Alos. Questo brano è caratterizzato da un’angoscia infernale e senza fine.
Ovviamente si tratta di un disco non facile, ma che merita attenzione anche perché è indicativo dell’indirizzo che sta per prendere questa intrigante artista.

Voto: 8

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