(Navona Records 2010)
In questo cd della Navona quattro diverse orchestre sono alle prese con quattro brani di autori contemporanei non molto conosciuti. Il primo brano, di S. Mosko è di natura fondamentalmente astratta. Blocchi granitici fendono lo spazio musicale, taglienti come rasoi, implacabili ed esatti, non concedendo all’ascoltatore vie d’uscita dal labirinto acustico disegnato dal compositore. Il brano di Sullivan è senza dubbio più caldo, grazie anche alle sonorità quasi-jazzistiche; anche qui però il calore viene smorzato da una struttura sonora piuttosto rigida. Uno spiraglio di narrazione lo si intravede nel brano di Crozier, caratterizzato da un’atmosfera vagamente onirica, quasi da colonna sonora. Il cd si chiude con il pezzo di Cunningham, un brano iperattivo, frenetico, dalle complesse e incalzanti strutture ritmiche e dall’orchestrazione scintillante: caratteristica, questa, che unisce i quattro brani contenuti in questo interessante prodotto discografico.
Voto: 6
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