(Autoproduzione 2010)
Nella fervida scena maceratese sviluppatasi attorno alla neonata OnlyFuckingNoise e alla sempreverde Sweet Teddy Records spiccano sicuramente i Tagliabuio.
La più classica delle formazioni, voce chitarra basso batteria, per un post hardcore furioso che ricorda da vicino la veemenza dei Jesus Lizard: giusto un assaggino di tre pezzi, peccato la registrazione che non rende giustizia alle enormi potenzialità della band. Spiccano i deliri al microfono di Sandro Santucci, a spanne vent’anni in più sulle spalle rispetto ai compagni d’avventura, sorta di incrocio tra un David Yow marchigiano e un folletto anfetaminico. Voce impetuosa e teatralità che straborda, una personalità contenuta a fatica in mimiche impacciate, una gabbia della psiche e la testa una belva che vi scalcia dall’interno.
Sezione ritmica e sei corde fanno il loro dovere bombardando al punto giusto, compatti e acidi allo stesso tempo. Come spararsi un trip su un Panzer a folle in parapendio.
I non sazi assaggino anche il video de L’ombra del patibolo, online su YouTube. Esperienza obbligatoria un live della band, non rimarrete sicuramente delusi.
Tre stelle all’eppì, quattro alla band, la media vien da sè.
In attesa dell’album d’esordio, drizzate le orecchie.
Voto: 7
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Autore: alealeale82@yahoo.it