(Kitano/Bronson/Estragon Lab/Goodfellas 2010)
Forti degli ottimi riscontri avuti in anni su e giù per i palchi di tutto lo stivale e del buon 37° posto con il quale il singolo Robot si è piazzato nella classifica annuale di Rockit, gli Heike Has The Giggles si lanciano nel loro esordio discografico con l’entusiasmo di chi vede il suo sogno di rocker a portata di mano.
L’indie-rock a tutta velocità del trio ravennate è una summa delle istanze provenienti dalla terra d’Albione che hanno scompigliato le carte del rock mainstream in apertura di nuovo millennio (Arctic Monkeys, i primi Franz Ferdinand e i Futureheads su tutti) senza dimenticare la ruvidità del grunge, del punk e dello stoner marca Queens Of The Stone Age.
C’è poco di sorprendente in questo disco, ma di certo i nostri non risultano noiosi. Chitarre al fulmicotone, drumming possente, le canzoni sono come tante brevi rasoiate (11 tracce per 28 minuti scarsi) ben confezionate ed impacchettate ma che paiono fuori tempo. Gli Heike Has The Giggles sono arrivati troppo tardi, ora che l’esercito di giovani indierocker di matrice strokesiana degli anni Zero sta battendo in ritirata per lasciar strada ad altre forme ibridate e post-tutto. Forse nei live la loro carica farà sfracelli, ma l’impressione è che “Sh!” sia un anacronistico sfogo giovanilistico. Magari però potrebbe essere un punto di partenza per futuri sviluppi. È auspicabile.
Voto: 5
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