Summer Tales ‘recordings’


(Pan Y Rosas Discos 2010)

Sperimentalismi elettronici di varia natura si accavallano come schizzi di un’opera che ancora si deve compiere in questo omonimo disco di esordio dei Summer Tales. Una giustapposizione di bozzetti elettroacustici ambient-drone si sussegue nella mezz’ora abbondante di durata di questo lavoro, sfrigolante e magmatico, ma a tratti anche con un occhio di riguardo per beat energici di matrice kraftwerkiana.

Se Excerpt #1 si pone tra i Radiohead più eterei e dilatazioni glitch-hop, con Excerpt #2 droni industriali si sposano ad una ritmica morbida ma ossessiva. Excerpt #3 deraglia tra feedback roteanti e grumi pastosi gracidanti, mentre Excerpt #4 è un collage di suoni campionati che esplode in un fragoroso finale rumoristico. Excerpt #5 plana soffice e glaciale prima di chiudersi in una gabbia di stalattiti sonori gocciolanti, nella quale sembra di restare carcerati anche nella conclusiva Excerpt #6, lisergico viaggio mormorante nei sinistri sotterranei dell’oscurità.

Intrigante e sinuoso ma poco coeso questo lavoro dei Summer Tales, che mettono sul piatto tutte le loro capacità senza però dare loro una forma precisa. Molti gli spunti interessanti in questo disco difficile da inquadrare, ma di assoluto impatto. Buona la prima, ragazzi.

Voto: 7

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