(Autoprodotto 2010)
La Torino dell’elettronica pop equivale, per la stragrande maggioranza della popolazione, a parlare dei Subsonica. Gli Harembee contribuiscono a smentire, per fortuna, questa equazione tirando fuori un ep di 4 tracce che guarda, anche piuttosto smaccatamente, all’estetica di Notwist e Lali Puna. Indie-pop elettronico fatto della pasta dei sogni che ondeggia tra sospiri ambient e gorgheggi shoegaze, intrigante ed ammaliante pur nel suo saper di “già sentito”.
Un disco che si ascolta con piacere, spigoloso ma dagli angolo arrotondati, che scivola via con dolce sinuosità sfiorando le corde del cuore. Buon debutto discografico che stabilisce le coordinate entro le quale muoversi, per arrivare alla prova sulla lunga distanza servirà, però, marcare confini più netti nei confronti dei numi tutelari di area Morr Records. Non che sia un male inserirsi in quella scena, ma bisogna farlo con una proposta musicale autonoma per riuscire ad emergere. Da tenere d’occhio, comunque.
Voto: 6
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