(Navona 2011)
La musica di John Carollo non è certo una musica facile. Cromatismo, dissonanze, fitti contrappunti abbondano in composizioni dove non si fa molto uso di ripetizioni. Talvolta l’effetto è un elegante, elaborato ma dispersivo arabesco, come nel fin troppo lungo Quartetto per pianoforte, violino, clarinetto e violoncello. Nelle altre composizioni, concepite come singoli, continui movimenti, Carollo riesce invece a tenere insieme il variegato e sinistro materiale sonoro, fondendolo in strutture coerenti in cui momenti di apparente e inquieta stasi prestano il fianco a eruzioni e squarci di forte impatto. Particolarmente suggestivi e riusciti sono a mio avviso il brano che dà il titolo al cd, Starry Night, e l’evocativo Trascendence in the Age of War, in cui Carollo dà anche bella prova di sé come arrangiatore per wind band.
Voto: 6
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