(Onehundredirty 2011)
Suzanne Silver è uno dei mille progetti facenti al musicista siciliano Carlo Barbagallo, inarrestabile folletto del sottobosco musicale isolano già titolare di Albanopower, Barbagallo e mille altre idee fattesi poi musica.
Stavolta il nostro, accompagnato da Francesco Accardi (basso), Mauro Felice (batteria e pad) e Dario Serra (chitarra), incide un album registrato su un 8 piste a cassette interamente in presa diretta durante un live-set acustico che mescola 8 tra vecchi pezzi ed inediti della band. L’album è stato poi prodotto in 100 copie numerate a mano e distribuite solo su cassetta acquistabile, al prezzo di 5 euro (nel prezzo è compreso il codice per il download gratuito in mp3 del disco), scrivendo una mail alla band (l’indirizzo lo trovate nel sito indicato a fondo pagina).
Un lavoro “notturno”, che sprigiona una carica di blues oscuro riscontrabile forse dalle parte di gente come Bad Seeds, Tom Waits o dei nostrani Bachi da Pietra, fusa con un certo sentore post-rock e qualcosa di badalamentiano a fare capolino in lontananza. Dirty Black Slope Ink è un blues maleodorante e straziato da sottoscala suburbano, che presto lascia spazio alla psichedelia dark di Green Ocean Breezer. Spaesamenti mutevoli ci dondolano in Io Ti Sbrango, prima che con La Santa si torni alla polvere psichedelica sospesa nell’aere già assaporata in precedenza. È un torpore marziale quello che ribollisce in Moon per trasfigurarsi nel balletto psych-twinpeaksiano N-Ice. Beat ossessivi affettano la lisergica Pages prima di affondare nelle dilatazioni blues di Sand.
Il calore sinuoso della registrazione dà un tocco affascinante a questo “La Madonna Soprattutto”. Sporco ma ammiccante, ruvido ma evocativo, un disco da notte focosa d’estate sulle highway siciliane.
Voto: 7
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