(Silber Records / Carrot Top 2010)
Thorn1 si va a inserire tra quegli artisti della Silber come gli Aarktica e i Remora, che abbiamo da poco recensito: esploratori di suoni, più che musicisti tout court. A capo del progetto c’è Evgeny Zheyda, che ha deciso di dedicarsi completamente alla musica dopo una tragedia personale nel 2008, utilizzando l’album per dire addio ai suoi attuali amici e alla vita passata, una sorta di rottura definitiva.
Cosa ci aspetta quindi nell’album dell’artista russo? Lunghi excursus di chitarra drone (la magnifica Snow is abstract), gelide dichiarazioni metalliche (Organiq Grostee), coinvolgenti movimenti di chitarra e pianoforte (meravigliosa (And Death Shall Have No Dominion))… insomma di materiale ve n’è davvero tanto e tutto uniformemente interessante.
L’intera opera è permeata da un forte senso di tristezza e distacco da ogni sensazione umana, che Zheyda riesce a trasmettere utilizzando pochissimi mezzi (spesso solo una chitarra) e con la sua spettrale voce tenuta in sottofondo. In questo ‘So far as fast’ è stupendo, evocando davvero paesaggi desolati e innevati come solo chi li ha visti per ogni anno della sua vita, potrebbe fare.
A chiudere l’album, come giusta citazione, troviamo un’ottima cover pianofortistica di Welcome Home, guarda caso proprio degli Aarktica.
Insomma, Thorn1 ha cominciato la sua relazione con la Silber nel migliore dei modi, con un album pregno di buone idee, che mescola elettronica, drone e ambient in maniera intelligente e perfetta. Da ascoltare.
Voto: 8
Link correlati:Homepage Thorn1 presso la Silber