(Silta Records 2010)
Registrato dal vivo in quel di Noci, “Serving An Evolving
Humanity”, è splendente saetta impro.
Coesa e
spontanea sessione pubblica, di quelle da spellarsi le mani.
Tesa
ricerca di lingua comune istantanea, che ingloba e rilancia più
di un’ipotesi espressiva.
La visione free afroamericana (poteva
esser altrimenti?…), gli aromi del Mediterraneo, traslucidi
cristalli contemporanei.
Dialogo a più voci, dove è
facile perdersi.
Jazz, blues, oasi minimali.
Cecil Taylor
e Feldman, Don Moye immerso nell’azzurro cangiante del
mare pugliese, la reattiva malinconia di Mingus.
Presenze,
rimandi e certezze.
Nel booklet interno, poesie di Vittorino
Curci e William Parker, polverose parole, d’orgoglio e
fatica costante.
Registrazione pressoché perfetta, per un
live struggente, che si erge nettamente al di sopra, del diluvio di
prodotti analoghi, ai quali siamo tristemente abituati.
Contrabbasso,
shakuhachi, piano (preparato e non), voce, sax alto e soprano,
megafono, batteria e percussioni.
Fuori piove, l’odore di terra
bagnata invade la stanza, l’istante perfetto.
Fatelo vostro.
Voto: 8
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