World’s end girlfriend ‘Seven Idiots’


(Erased tapes 2011)

Questi quattro giapponesi sono geniali ed imprevedibili. Prendono spunto da qualsiasi stimolo musicale, non tralasciano nulla, ma miscelano molti generi, li amalgamano, a volte in modo improprio, altre volutamente in modo scoordinato, per poi ottenere risultati intriganti, esaltanti e stranianti.
Questo quartetto, nato da un’idea di Katsuhiko Maeda, che ha cominciato a comporre musica all’età di 10 anni, spazia moltissimo, ma alla base della sua musica c’è un elettro-pop originale e sempre vibrante e punzecchiante, grazie ad un approccio jazz, che contribuisce a rendere più irregolari il sound prodotto. I brani, infatti, non sono mai scontati, ma sempre ricchi di moltissime sfumature. Non è un caso che come singolo di lancio sia stata scelta Les enfants du paradis, nella quale ci sono prog, pop, elettronica, schegge rock, accelerazioni e rallentamenti in poco più di sette minuti.
La loro immensa abilità nel miscelare più generi è testimoniata da brani come Helter skelter cha-cha-cha strutturato su un funky primusiano, che fa da contraltare alle arie classiche di Bohemian purgatory part.2. Le pulsazioni frenetiche tornano nelle zorniane improvvisazioni e sperimentazioni inquietanti di The offering inferno, ben bilanciate dalla melodia rilassata ed avvolgente di Unfinsched finale shed. L’iniziale The divine comedy nutre sperimentazioni frenetiche in salsa Battles, la cui eco si fa sentire anche in Teen age ziggy.
Se non lo avete capito con questi giapponesi non ci si annoia e si è costantemente stimolati.

Voto: 8

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