(Pfmentum 2010)
Ostica stimolazione, quella cui ci sottopone da tempo Jeff
Kaiser (compositore, conduttore, nonché fondatore della
stessa Pfmentum).
Il duo elettroacustico KaiBorg, non
si sottrae alla regola.
Assieme a David Borgo (professore
all’UC di San Diego, e stimato scrittore/ricercatore di settore),
Kaiser, esplora l’intersezione in tempo reale, fra audio e video.
Il
risultato, è una forma impro, mutevole e aperta, alle
suggestioni più disparate.
I due, barcamenandosi fra sax
soprano e sopranino, tromba, laptop, voci e strumentazione bizzarra
assortita, ottengono una singolare pasta sonora, che intercetta ed
ingloba, apocalittici graffi digitali, fasi acustiche e
silenzi/sospiri sbrecciati.
Costanti stati tensivi e livide,
torturate, ascensioni.
Improvvisazione nodosa e contemplativa, che
ben conosce, la qualità di un certo silenzio che precede
l’affondo.
Un suono che si offre caustico e beffardo (il cigolare
di Harvesting), circolare e strappato dall’interno (l’intensa
Flow Control), ferocemente Ayler (la torrenziale
Maladaptive Optimization), diluito in sinistro reverse
(Nodular), dronato e febbrile (la splendida Exception
Conditions).
Composizione istantanea, che sfiora etnicismi
immaginari (Threshing), crudeltà lancinante (Resumption
Tokens ed il suo carico di urla distorte), spiraliformi
esalazioni, fra oriente e occidente (la simil pioggia di Postural
Schema, l’invocazione sublime di Hypernymic Entailment),
stringhe di suono in dissoluzione e crepitar fiammeggiante
(Intereaction, la conclusiva Reaping).
Mai banale,
mai gratuito.
Una cruenta opera di riattivazione sensoriale.
A
dir poco inebriante.
Voto: 8
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