(Wormhole Death & P.I.G. records / Soul food distribuzione 2011)
Dopo la tragica morte per infarto di Giuseppe Codeluppi, il mitico gruppo dei Raw Power si è ritrovato senza guida, perso in un limbo in cui l’attività live era l’unica via per sfogarsi. L’idea di fare un altro disco di inediti non era proprio contemplata, ma alla fine, la decisione è stata di continuare, per rispetto dei propri fans innnanzitutto.
Il risultato di questa decisione è proprio ‘Resuscitate’, un brillante attacco punk che unisce l’esperienza decennale del frontman Mauro Codeluppi e il chitarrista Tommi Prodi, con l’energia giovane dei due nuovi membri al basso e alla batteria. Ventisei pezzi di pura energia e attacco alla gola, una mitragliata di riff spettacolari più qualche gustoso assolo (tipo in Eyes on me).
Mauro si conferma frontman vivace e infuriato come sempre, attento a quel che succede intorno a lui e con delle liriche al vetriolo che riescono anche a strappare qualche amaro sorriso, come la descrizione della politica italiana in Vote for me. Prodi invece mette giù della pura cattiveria, basta sentire il ritornello di Desperation, che la voglia di saltare vi verrà pure se siete seduti alla scrivania.
Segnaliamo anche un paio di pezzi particolarmente sensibili, Talked to you yesterday, che Mauro dedica al fratello deceduto e What were you thinkin, per un’amica morta suicida; entrambi bellissimi momenti, al di là delle liriche sentite. Ci son anche un paio di gustose cover degli Stooges, partendo chiaramente dalla classica I wanna be your dog e l’ovvia scelta Raw power.
Dopo tutto è possibile per un gruppo che ha superato i quaranta essere ancora rilevante e frizzante? Cazzo sì, i Raw Power ce lo dimostrano pienamente con un album che annienta tutti i gruppetti giovani che ho sentito negli ultimi anni e li conferma band con un impianto testicolare davvero impressionante. I nostri chiudono il lavoro con un giusto collegamento al passato, la spericolata Mine to kill.
Voto: 8
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