(Autoprodotto 2011)
Debutto autoprodotto per i napoletani “al posto giusto”, palesi fan del brit pop/rock di oltremanica, visto che riprendono quasi letteralmente la lezione di Francis Healy e compagnia bella, infarcendo il tutto con un pizzico di rock americano moderno.
Fortunatamente, i nostri non sono dei principianti e le poche canzoni contenute in ‘Hiding In The Plain Sight’ si difendono discretamente. Certo, poi da qui a definirle memorabili ci passa un treno, visto che le lezioni apprese dai nostri sono talmente derivative che capita facilmente di smarrire le melodie in un mare magnum di già sentito.
Specialmente non convince Cherry, particolarmente buttata a caso e piuttosto banalotta, esattamente come l’iniziale Mind the gap (che già dal titolo…). Di meglio riesce sicuramente a fare I wish I was fallin away, anche se certo non rimane particolarmente impressa. E… beh non c’è molto altro.
In ogni caso il dischetto è ben prodotto e nella sua brevità non stanca particolarmente l’orecchio, riuscendo comunque a salvare le apparenze. Li risentiremo in futuro.
Voto: 5
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