(Autoprodotto 2010)
Paolo Cecchin è un cantautore dal saldo spirito rock, nato dagli ascolti giovanili della scena grunge e dal successivo avvicinamento a Neil Young e Pink Floyd. Una vena filoamericana che però resta piuttosto celata in questa suo primo full-lenght, dal titolo “Nel Mio Mondo”. È anzi un debito piuttosto forte verso il pop-rock italico, evidente nelle due cover contenute del disco, Milano e Vincenzo di un grande cantautore italiano ora caduto un po’ nell’oblio come Alberto Fortis e La Nostra Relazione di (sigh) Vasco Rossi, la vera cifra stilistica di questo primo lavoro del 28enne veneto.
Amori infranti, desolazione, fiducia, sentimenti corrisposti o meno, Cecchin mette a nudo il suo animo nella sua opera prima, ma lo fa in maniera tutt’altro che originale. Nonostante la produzione di Stefano Florio e Matteo Franzan dia spessore all’opera del vicentino, le liriche sono piuttosto banali, a volte quasi ridicole (La Sola Ed Unica in questo eccelle sulle altre), e la musica è smaccatamente ammiccante alla musica da heavy rotation radiofonica, tanto nei pezzi più lenti (come La Tela Del Ragno) quanto in quelli più tirati (dall’arrabbiata Non Mi Importa al quasi punk di Dissolvenza In Nero).
In definitiva, 45 minuti di pop-rock radiofonico che non cambieranno la vita a nessuno, occhieggiando però al pubblico di massa con le sue melodie semplici ed orecchiabili. Pronosticare un successo x-factoriano non è da pazzi.
Voto: 4
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