(Bloody Sounds/Narvalo Suoni/Brigadisco/Polporecords/Hysm?/Musica per organi caldi 2011)
Seconda prova per la formazione bolognese che attinge il nome collettivo anonimo usato da scrittori, artisti e performer. In questo album a voi ascoltatori pronta per servirvi una tirata, con il freno a mano segato, di free noise dipinto di scaglie di jazz, capacitarsi attraverso l’ascolto che dall’ Intro passa per Black Train Raising e vi proietta, beatamente inconsapevoli, in un mare di angoscia. Proseguendo l’ascolto il delirio psicotico di Sonic Broom vi conduce nella terra di nessuno devastata dal sax e dagli accenti vocali che intervengono nel disco, l’hardcore a braccetto con slabbrate riflessioni jazz di Fat Elephant Comin’ continuano la devastazione dei vostri timpani, ma con impeto trattenuto, filosoficamente punk nell’animo e jazzcore nell’intimo. Così per tutto il disco, dove necessari attimi per tirare il fiato vengono sommersi dalle bordate miscelate dal collettivo di terremotatori sonori. Da ascoltare per, come si diceva una volta, navigare obnubilati in questo mare.
Voto: 8
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