(Boring Machines/Afe/Fratto9 Under The Sky 2010)
Veterani della sperimentazione elettronica italica, Andrea Marutti e Fausto Balbo, nelle rispettive ventennali carriere di musicisti, mai si erano incontrati e mai avevano fuso i loro saperi. Di estrazione dark/ambient il primo, più vicino ad un’elettronica noise il secondo, Marutti e Balbo si lanciano in 50 minuti di deragliamenti cosmici e droni ronzanti che fluttuano nell’etere avvolgendo però l’orecchio con una certa “morbidezza”.
È già l’artwork del disco a suggerire la dimensione “spaziale” entro la quale inserire il lavoro del duo: strani ominidi gialli e neri intenti a manipolare consolle e manopole di varie ed insetti geneticamente modificati rinchiusi negli antri della testa di un uomo spedito nello spazio. È una sinistra colonna sonora “spaziale” quella composta per questo “Detrimental Dialogue”. Nessun riferimento melodico, solo un incessante flusso sintetico con elementi che si avviluppano l’uno all’altro creando un mantra a volte desolato (specie in Indulge Me), a volte più oscuro (Troubled Elephant).
Tra Autechre e l’ultimo Reznor, sognando Klause Schultze, Marutti e Balbo ci immergono in un incubo industrial-cosmico al cui risveglio l’odissea nello spazio appena compiuta vi sembrerà più vera che mai.
Voto: 8
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