(El Gallo Rojo 2011)
Anomalia stilistica in casa Gallo Rojo.
Quest’ottimo
‘Fernando’, è difatti, un malinconico refolo simil
tropicale.
Son storie/squarci, di un onirico cammino quotidiano,
fra cadute sentimentali ed imbullonata solitudine casalinga.
Pensieri
ricorrenti, fra rapporti che vanno e vengono, neve, nubi e mare.
Il
leader, ad organetto e bandoneon, Vincenzo Vasi, voce e
theremin, la vocalist Silvia Donati (procuratevi l’ottimo
‘Cocktail Saturno’), Gianluca Ravaglia al
contrabbasso, Dimitri Sillato al piano, Fender Rhodes,
violino e fischi, Giancarlo Bianchetti alla chitarra e
percussioni.
Folk, ironia, il sud del mondo, una punta costante di
amaro ad intorbidir le suggestioni.
Sopratutto, otto fragili
meraviglie in punta di piedi.
Sud America e Mediterraneo, lieve
elettricità nelle corde, flebili dissonanze, lo scorrer del
tempo ed un gatto che ronfa poco distante.
Fresco, coinvolgente e
debitamente sciancato.
Oltre che, cinematografico (Camminando),
avant/popolare (l’armonica e campestre 28 Aprile),
elegantemente retrò (la magnificenza di Neve).
Con i
suoi umori da carta da parati in fase di distacco, piacerebbe non
poco a Tom Waits (e farglielo recapitare?).
Fra le migliori
uscite del Gallo Rojo.
Incantevole.
Voto: 8
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