(Boring Machines 2011)
Questo umile taglialegna si aggira nei meandri dei boschi alpini in periodi plumbei e autunnali per scavare nella nostra anima e tagliare a fette le paure, le malinconie e le angosce presenti in ognuno di noi.
Rella The Woodcutter, che ha già suonato con numerosi artisti underground, dopo aver pubblicato uno split con i My dear killer, da alle stampe questo Ep composto da cinque brani intrisi di un blues struggente, avendo come punto di riferimento i Palace e Songs: Ohia. ‘I know when it’s time to get the fuck away’ parte con l’assalto sonico straniante, confuso e minimale di Apocryphal, per proseguire con l’intima trance ipnotica di Are you exipred?, che fa da preambolo a Coward un folk cantautorale umorale e cantilenante. Bodies è la quadratura del cerchio di questo Ep, dato che è strutturato su un blues tirato e profondo nel quale convivono noise e violini. La conclusiva Wrong affection è alla ricerca di un’identità musicale, un viaggio all’interno del proprio inconscio, dunque assolutamente criptico e indefinibile.
Voto: 8
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