Carlo Barbagallo ‘Quarter Century’

(Bloody Sound Fucktory Records 2011)

Da Siracusa con furore, arriva Carlo Barbagallo, polistrumentista autodidatta e mente principale dietro il progetto che porta il suo nome e che debutta per la Bloody Sound, dopo una serie di uscite indipendenti per la propria label. In ‘Quarter Century’, il musicista siciliano si lascia aiutare da tutta una serie di amici che già lo accompagnano in altri progetti musicali (Suzanne’Sliver, Les Dix-Huit Secondes, ecc) e il risultato è un’orgia di suoni e proposte di vario tipo.
L’atmosfera che si respira in ‘Quarter Century’ è altrettanto variegata, passando dal semi-blues fino all’elettronica gelida di The Crowd, quasi un incubo da finale di ‘Brazil’ (chi non l’ha visto, lo veda, prego). Per non parlare degli attacchi semi-industrial di Great Sun, la chitarra ossessiva e la sperimentazione semi Radiohead di Mediocre; ciò nonostante, il lato b è sicuramente meno altalenante e si adagia più su un singolo stile con minime varianti.
L’unico collante tra tutti i pezzi è la tranquilla voce di Barbagallo che fa capolino tra ogni pezzo, inserendosi quasi timidamente tra i vari strumenti, quasi a non voler disturbare l’ascoltatore. E dico unico, perché il tono di ‘Quarter Century’ è parecchio disgiunto, spesso dando più l’idea di una collazione di pezzi che non hanno poi molto a che vedere l’uno con l’altro. Non che questa sia necessariamente una cosa negativa, intendiamoci, però non lascia l’idea di aver ascoltato un vero e proprio album, ecco.
Comunque, Barbagallo convince anche se non pienamente, confermandosi un artista poliedrico e ben preparato.

Voto: 7

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