(Autoprodotto 2011)
E’ difficile parlare male del progetto HG, pseudonimo che nasconde Fabrizio Goria, ex Fancyfluid, musicista dai trascorsi progressive sicuramente notevoli. Difficile perché si tratta di un progetto praticamente one-man band, interamente autoprodotto e “aperto a chiunque voglia collaborare” che è sempre cosa bella da leggere.
Ciò nonostante risulta arduo trarre un giudizio positivo da ‘L’Ombra Blu del Cuore’ perché per quanto come tentativo di pop/rock e amalgama di suoni difficili e seducenti non è malvagio, viene pesantamente minato da una scrittura altalenante e un’interpretazione vocale, dello stesso Goria, decisamente discutibile. Non tanto nei pezzi più lisci come l’iniziale title track e l’efficace Lussuria, ma in momenti più impegnati come Piccoli Naufragi o L’Ora del Tramonto la voce di Goria sbatte ovunque, risultando stonata e davvero inascoltabile. Cosa che per un musicista comunque esperto, trovo francamente imperdonabile.
Come dicevo, anche la scrittura dei pezzi non funziona sempre, spesso andando a cercare delle immagini che ricordano non poco certo rock cantautorale italiano degli anni ottanta che vorremmo dimenticare (mi son venute in mente le vecchie esperienze soliste di Di Giacomo), per quanto la base musicale risulti sempre ben studiata e quasi sempre azzeccata col suo misto tra elettronica e pop.
Insomma, il progetto HG per ora non decolla, rimanendo molto poco convincente e necessitando chiaramente più lavoro.
Voto: 5
Link correlati:HG Home Page