(Black Nutria 2011)
Terzo lavoro in quattro anni per il gruppo vicentino, che dimostra di avere una grande urgenza comunicativa ed artistica. In effetti dalla loro musica si evince un’ansia mai doma di suonare e di trasmettere le pulsazioni ansiogene, strutturata sul p-funk.
Il genere di cui sono alfieri i Gang of Four è presente in tutti i trentadue minuti di ‘Silence’, nei quali i Polar for the masses, riescono ad essere costanti nel mantenere alta la tensione e prendendo spunto anche dalle sonorità più rock’n’roll e meno glam dei Placebo. Il disco nel complesso risulta piacevole, grazie a brani intriganti come Sailing away, dove riaffiorano i fantasmi delle new wave più torbida, Dismembered con una ritmica che non fa sconti a nessuno, o ancora alla circolarità vibrante di Guilty.
Voto: 7
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