( Ravello 2011)
L’idea di donare a uno strumento classico come il violino, principe incontrastato dell’età barocca, spigliate coloriture moderne, non è certo nuova. A quest’idea Lisa Miles dichiara la propria affiliazione, e la interpreta a suo modo in questa raccolta di composizioni, ora brevi ora più estese, pubblicate dalla Ravello. Una spoglia semplicità caratterizza quasi tutti i suoi brani, alcuni dei quali non reggono agevolmente a un ascolto prolungato. Interessante è però il modo in cui la Miles riesce spesso a trovare un punto d’incontro tra sapori antichi e rinascimentali da un lato, e stridenti atmosfere rock dall’altro. Altrettanto degna di merito è l’interazione tra bassi ostinati e improvvisazioni solistiche, come pure lo è la miscela tra i colori del violino – ora acustico, ora elettricamente amplificato – e quelli del violoncello, del mandolino e di altri strumenti a corda. Nel complesso, un cd forse non originalissimo ma piacevole.
Voto: 6
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