Due recensioni a confronto siori e siore!
Recensione di Rachele Paganelli
Anne Muller con il suo violoncello ci porta in mondi perfetti e tristi, una tristezza liquida e quasi languida come in Teeth o più cupa e passionale (inseguita dal piano del tedesco Frahm) come in Because this must be dove accompagna l’inquietante dialogo di un film italiano. La chiusura spetta a Long Enough dove troviamo la voce dello stesso Nils Frahm. Questo è un brano che i Radiohead invidierebbero per ritmo e fluidità. Vi consiglio questo cd, è bellissimo e si ha la perenne sensazione di piacevole liquidità grazie alla perfetta fusione di due generi diversi ma non così lontani.
Voto 10
Recensione di Damiano Gerli
Coloro che sono stufi della musica classica e vorrebbero qualcosa in più, troveranno pane per i loro denti in ‘7 fingers’. Sì, perché la collaborazione tra l’elettronica di Frahm e il violoncello della Muller risulta davvero particolare e potrebbe farvi ripensare completamente il concetto di musica da camera.
Dico potrebbe, perché se effettivamente l’iniziale Teeth lascia piacevolmente sconcertati e avvolti da una bellezza vellutata, poi però pare che 7 fingers si accontenti di metter su una base elettronica e lasciare che il resto vada a casaccio. Non sempre, per fortuna, perché Because this must be / Augmented ritorna a stupire, quasi rimandando a una versione ristretta e ridotta dei Godspeed you black emperor!.
L’album poi si chiude con l’unico pezzo cantato, decisamente un esperimento “pop” fin troppo riuscito che sembrerebbe quasi candidarsi ideale accompagnamento a dei titoli di coda per un film piuttosto sobrio.
‘7 fingers’ insomma sembra un po’ indeciso, risultando quasi più una collezione di pezzi sparsi qui e lì, alcuni magnifici, mentre altri solo passabili, piuttosto che un’opera coesa.
Voto 7
Link Album: Nils Frahm & Anne Muller ‘7 finger’ (Erased Tapes 2011)
Link etichetta: Erased Tapes