(Autoprodotto 2011)
Confesso che non avevo mai sentito parlare di Manfredi Lamartina, musicista siciliano appartenente ai Moque, ma pare che questo a lui non interessi. Quel che a lui tange è riuscire a raccogliere abbastanza idee in una decina di minuti per parlare di una decade a lui particolarmente cara, quegli anni novanta per ora divelti tra nostalgia e disprezzo per molti (ormai il pozzo di nostalgia per gli anni ottanta è prosciugato).
Per parlarci di quel periodo, il nostro utilizza un linguaggio fluidamente elettronico e latatamente post-rock, immerso in atmosfere spesso languide e, solo a tratti, robotiche. Son quattro brevi pezzi, ma lasciano il segno, specie La musica batte solo sul due, riferimento fin troppo moderno se vogliamo, e Giugno. Due tracce spesse, dalle tessiture seducenti e profonde, da ascoltare più e più volte.
Non sappiamo che fine farà questo progetto, ma per ora, possiamo confermare che ne siamo più che attratti, anche al di là della nostalgia.
Voto: 8
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