(Ravello Records 2011)
Il repertorio per viola e pianoforte è senz’altro meno conosciuto di quello per violino o violoncello e pianoforte. Ma è senz’altro anch’esso piuttosto ampio e ricco di sorprese. Proprio come quella che apre questo bel cd Ravello: si tratta della Sonata di Paul Chihara, brano in tre movimenti tutti dal carattere marcatamente melodico, estremamente fluido e dall’incedere quasi improvvisativo, riflesso di una ispirazione genuina che l’autore lascia scorrere in maniera spontanea e miracolosamente equilibrata. Non potrebbe esservi maggiore distanza rispetto al brano seguente, a firma di Paul Siskind: sei minuti in cui la viola abbandona la sua naturale grazia e si piega a sonorità furiose, in un’incessante gara di virtuosismo col pianoforte. Un altro notevole salto è quello che ci viene richiesto per immergerci nelle atmosfere cupe e raccolte della celebre Lachrymae di Benjamin Britten, serie di variazioni su un tema di John Dowland, la cui dolente emotività è esplorata in tutte le sue sfumature, prima di emergere nella sua originaria purezza. Per chiudere, la Sonata di Paul Hindemith, egli stesso valente violista. Come al solito, dietro al contrappunto neobarocco emergono tensioni, nevrosi; si odono sardoniche risate; si avvertono i passi frenetici di chi vorrebbe, senza riuscirvi, trovare un punto fermo, una qualche pur labile certezza.
Voto: 8
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