(Old Europa Cafe 2012)
Ballardiana peregrinazione “Rings”.
Avanzamento
rettile, pancia a terra.
Faccenda di carne ed ossa.
La
persecuzione oppressiva, costante, di un cortocircuitato ronzio.
Che
non riguarda il panorama circostante.
Un malfunzionante contatore
geiger emozionale.
Nessuna possibilità di
riparazione.
Candor Chasma è il nome di una delle
maggiori valli di Marte.
Simon Balestrazzi (T.A.C.,
Dream Weapon Ritual) e Corrado Altieri (Monosonik
ed Uncodified), son i responsabili di questo perturbante
“Rings”.
Cinque plumbee composizioni, sibilanti ed
isolazioniste.
Delimitazione dell’area da trattare: rattrappimenti
di fronte al vuoto, in alternativa, una porta chiusa s’una stanza
vuota (nessuna maniglia o serratura all’interno).
Potenti
eruzioni, fra l’industriale di ieri ed il noise odierno.
Eventi
audio traforanti, spazi vuoti che riverberano feedback, bioaccumuli
emotivi che tracimano sinfonici.
Severo e mirabilmente concepito
“Rings”.
Battiti meccanici Pan Sonic (quando la
a, era ancora nel nome) e camere d’eco Illusion Of
Safety.
Armoniche masse distorte, in serena fase
lisergico-statica (il progetto Arecibo di Brian Williams /
Lustmord, ideale compagno di viaggio).
Nulla di
confortevole o familiare.
Ma non lasciatevi spaventar, è
carne che analizza i suoi stati d’assenza.
Improvvisi,
primordiali, estranei ed inspiegabili.
Ragguardevole opera
“Rings”.
Voto: 8
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