(Boring Machines 2012)
Un leggero sgocciolio, immerso nel silenzio.
L’erba ghiacciata,
si flette crepitando, ad ogni passo.
Rabbrividire, naso
all’insù.
Il bianco assoluto, a sterilizzar il paesaggio
circostante.
Tutto, rallenta.
“Pagetos” (gelo
mattutino), conclude la quadrilogia fra gli elementi, ideata nel
2007, come collaborazione fra Sparkle In The Grey e Maurizio
Bianchi.
“Nefelodhis” (nuvoloso), il primo
passo.
Seguono, “Erimos” (deserto), concepito fra Hue
(Matteo Uggeri in veste isolazionista), Fhievel e
MB.
Il terzo lavoro, “Kapnos” (fumo), riuniva sotto la
sigla Meerkat (alcuni) fra i migliori interpreti italiani,
d’ambito field recordings, microsound ed elettroacustica (Punck,
Logoplasm, Matteo Uggeri, Andrea Ferraris, Luca
Sigurtà, Fabio Selvafiorita, Aal, Fhievel,
Andrea Marutti).
Ora, questo capitolo conclusivo, vede
costante la presenza di Matteo Uggeri (tromba, batteria e
registrazioni d’ambiente), cui si accostano, Francesco Giannico
(piano) e Luca Mauri (chitarra, un passato in I/O, un
presente in Luminance Ratio).
“Pagetos”,
procede per brumosi passaggi, rischiarati ad intermittenza da una
luce troppo debole.
Sei composizioni, intrise di dolente
gentilezza acustica.
Un progressivo, organico rallentamento, poi,
l’attesa (con il vento a bisbigliar nelle orecchie).
Minimalismo,
suggestioni classicheggianti, filamenti post blues, brividi folk,
cangianti textures ambientali ed opalescenti suggestioni
davisiane.
Questione di tempo, luce e calore in arrivo.
Splendore
soffuso ed ovattato.
Perdercisi, è amorevole consiglio.
Voto: 8
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