Paper Tigre ‘Recreation’


(Africantape / Murailles Music 2012)

Quando li sentii dal vivo in Ancona era l’inizio del 2008 e i Papier Tigre avevano pubblicato da poco il primo album. In quattro anni ne son cambiate di cose: centinaia di concerti in ogni angolo del globo, dalla Cina al Messico, dal Giappone agli Stati Uniti, tutta l’Europa. E oggi l’approdo su Africantape, che licenzia il nuovo, terzo album “Recreation” con la collaborazione di Murailles Music, un salto di qualità che sicuramente porterà loro nuova visibilità e nuovo pubblico.
Quello del trio di Nantes è un post hardcore che fonde potenza, stop & go e cambi repentini a melodie tanto furiose quanto ruffiane, dense di attitudine emocore. Dinamiche math rock colorate, come inzuppare la Chicago più rumorosa in una tinozza piena di tempere (Chimera, sorta di Animal Collective alla leva militare e spogliati della neo-psychedelia). Chitarre batteria percussioni e voce, niente di più: i Papier Tigre passano indenni l’ondata di echi, riverberi, sogni e nostalgie e continuano imperterriti sulla loro strada fatta di noise e spigolosità, l’unica influenza esterna una giocosità briosa spirito dei tempi, prendersi sul serio ma fino a un certo punto. Un suono lucido e brillante che del resto caratterizza molta della produzione Africantape: riferimenti più vicini il post hc/noise americano di metà Anni Novanta e derivati, tra cui i nostrani Three Second Kiss da oggi compagni di etichetta, e i Battles per la capacità di fondere ruvidezze matematiche e dancefloor, vicinanza più che di mezzi di concetto, che qui di elettronica non se ne vede.
Bordate di rumore e tensione (Afternoons, Home truth, I’m someone who dies) si alternano a brani interlocutori che ronzano intorno senza colpire (This and that and more of this and that, Teenage lifetime): abbondano buone idee e momenti interessanti, raramente però il trio riesce a concretizzarli non dico in hit ma perlomeno in brani compiuti e riconoscibili. E passata la mezzora inizia a farsi sentire un po’ di noia: potevano lasciare il segno, non l’hanno fatto.

Voto: 6

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Autore: alealeale82@yahoo.it