(Riff Records 2011)
Secondo album per il trio italo-francese, da noi già conosciuto qui, che prosegue nel suo percorso di ricerca asciugando e compattando le loro creazioni, come indica benissimo il titolo e la durata dell’opera in questione. I tre, come sempre Stefano Manca al piano, Jeremy Thòma alla batteria, Emilio Vettori al violino e viola, si dimostrano validi portavoce di un’attitudine punk-sbarazzina, ma esibita con stile e precisione, senza sbavature. Basta ascoltare dall’inizio, traccia I am, you are, progressione e incalzare in crescendo, dialogo serrato dei musicisti che prepara l’ascoltatore per il dopo, While my daughter gently sleep, martellante incipit che anche questa volta non si risolve aumentando l’attesa; attesa in parte mitigata da Peoplehappymoney variegato sipario jazzato e da Driving with no lights, avventurosa cavalcata “progressivamente” irrisolta. Il prosieguo dell’opera non ha cali di tensione, ascoltare Fullgas, inseguimento su note a tutta velocità, o il protofunk di Schlausktr, come anche i velati contrappunti di Nibiru o di I don’t want to go to Brescia fino al divertente finale di 16. Come dire: the art of trio per servirvi.
Voto: 8
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