(Navona Records 2012)
Potremmo etichettare questa raccolta di lavori del compositore contemporaneo australiano Jonathan Little col titolo usato da Angelo Branduardi per un suo recente e felice progetto discografico: ‘Futuro Antico’. In tutte le composizioni qui presentate, infatti, si sente fortemente l’influsso della musica antica, nella strumentazione, nell’uso di armonie modali, e talvolta nella ripresa di arie e danze dal sapore inequivocabilmente rinascimentale. E tuttavia, l’effetto sonoro prodotto è anche moderno, poiché su queste basi Little innesta accorgimenti personali, squarcia il panorama da lui disegnato con improvvisi lampi di luce o con minacciosi tuoni, e proietta l’antico nel futuro – proprio come il menestrello nostrano fa col repertorio popolare.
Voto: 6
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