(Innova 2012)
Guy Klucevsek, se non il più bravo, è probabilmente il più eclettico fisarmonicista vivente. A suo agio con musica folk di ogni genere, col jazz, con la classica, che spesso riarrangia in maniera fantasiosa per il proprio strumento, e con la contemporanea, di cui è interprete e ispiratore, qui si cimenta con un repertorio quanto mai variegato, ma a grandi linee ascrivibile alla musica etnica. O, meglio, alle musiche etniche: dalla polka al klezmer, dal latino-americano al valzer, dalla chanson al vaudeville, mondi in cui egli si tuffa con passione e che restituisce filtrati, colorati e arricchiti dalla sua fisarmonica, personale ma mai eccessiva, sensibile e ironica, accompagnata da collaboratori d’eccezione. Sto parlando del Brave Congo Quartet, con le loro trombe, percussioni e chitarre; dell’altro fisarmonicista Alex Meixner; e occasionalmente dei mitici Swingle Singers. La miscela è formidabile, ed estremamente gradevole, in questo avvincente e coloratissimo giro del mondo in compagnia dell’affiatassimo ensemble, guidata dall’ispiratissimo leader e dalle sue “personalità multiple”.
Voto: 9
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