The Humans ‘It’s Nine O’Clock’


(El Gallo Rojo 2011)

Un’ora immaginaria, languori sudamericani, anarchismo, acidità
quotidiane, taglienti accenni blues, surreali riflessioni, il gallo
rosso per le strade di New York.
Ne accadono di cose nel mondo,
alla stessa ora, con la stessa fame d’aria.
C’è chi vien
mangiato da un grosso pesce, con sorpresa, mentre sovrappensiero
nuota.
Una tigre in gabbia, che il giorno del suo compleanno, si
macchia il muso con il rosso del suo domatore.
Cacciaviti e
colletti in salsa quasi hardcore.
Stronzate che uccidono,
lentamente, dalle pagine di una rivista.
Solitudini affrante,
noise preso alla larga, nostalgie (più est che ovest), ulular
vecchie canzoni al vento e storie di frontiera sbriciolate fra le
corde.
Magnifico, e se questa fosse la miglior uscita sin qui,
del Gallo Rojo?
Splendidamente concepito ed eseguito,
lisergia a serramanico, pronta a scattare senza nessun
preavviso.
Ovunque, con una miriade di padri, cosi tanti da non
ricordarne più un singolo nome.
Una frustata come Red
Eggs
, da quanto non la sentivamo?
Incarognita, circolare e
trattenuta.
Imprevedibile, desertico, Robert Johnson e
l’anima ceduta, sfattanze metropolitane irrimediabili.
Un acido
compendio cartaceo, a confonder ancor di più.
La Madonna,
ci salverà da Satana?
Silvia Donati, Simone
Massaron
, Enrico Terragnoli, Danilo Gallo e
Massimiliano Sorrentini.
Son loro i
responsabili.
L’apocalisse, ci coglierà con un uovo in
mano, James Blood Ulmer a strepitar e le ciabatte pelose ben
messe ai piedi.
Ma almeno, sapremo da che parte
arriverà.
L’attenderemo, indossando occhiali da sole ed il
nostro pigiama migliore.

Voto: 8

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