(Hi-Science/Cheap Satanism Records 2011)
No, nessun satanismo tranquilli. Questa è una band garage rock con influenze punk che si rifà molto a Iggy Pop & The Stooges. La maggior parte dei pezzi durano meno di 3 minuti e si muovono grezzi tra un canto sgraziato, assoli di chitarre elettriche onnipresenti come in Electric Aborigine e immediatezza come in White Witch Black Witch. Ci sono accorgimenti sonori interessanti, elettronici e “acidi” che a volte fanno molto Flaming Lips versione garage, un esempio eclatante è Planet of Sex. Dodici brani che parlano di demoni, buio e donne. Dodici brani di canto “strascicato” post sbronza. Dodici brani che si muovono tra la velocità della prima parte del disco e la lentezza acustica della seconda (When it’s dark è intensa, quasi folk, gitana e molto ’70). C’è tanta immediatezza ma poca incisività, la voce del cantante con il tempo diventa insopportabile. Ancora acerbi ma promettenti. C’è da lavorare.
Voto: 4
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Autore: rakyrock@hotmail.it
