Quattro Chiacchiere Digitali con Alberto Messaggi in arte Pirti dell’etichetta Il Verso Del Cinghiale.
Di Marco Paolucci
03/06/2012: Nuova incursione nella rubrica Quattro Chiacchiere Digitali sezione etichette. Questa volta indaghiamo nell’underground musicale italico, come leggerete nell’intervista, e scambiamo le fatidiche chiacchiere con Alberto Messaggi in arte Pirti, uno dei deus ex machina della “rinata” Il Verso Del Cinghiale Records, label dedita alla diffusione e alla condivisione del sano e immarcescibile verbo del rock’n’roll. A voi l’intervista:
1) Quali sono le origini dell’etichetta? Come è nata l’idea? Quali ispirazioni ci sono state? A quali modelli, se ci sono stati, si è fatto riferimento?
(nella foto PIRTI) Il Verso Del Cinghiale nasce piu o meno 13 anni fa da un gruppo di amici tra cui 2 dei soci odierni, ovvero il TRAY (Fabio Intraina) ed il PEA (Andrea Bosisio), insieme a un giovane Mirko Spino, prima che fondasse Wallace Records. L’etichetta venne fondata per autoprodursi e farsi conoscere.
Con questa formazione escono 3 produzioni:
-cinghiale01-Punchline- PUNCHLINE 7″ – post rock
-cinghiale02 n/n (non abbiamo ricostruito ancora il cinghiale 02) dovrebbero essere gli Appaloosa che non c’entravano con gli odierni Appaloosa
-cinghiale03 Kill Someday- KILL SOMEDAY- punk garage (gruppo di Mirko)
(nella foto il TRAY e il PEA) poi la cosa si chiude probabilmente per i mille i sbattimenti della vita! E’ solo nel novembre 2008 che io (PIRTI, Alberto Messaggi) con una gran voglia di musica, fino ad allora sfogata per 10 anni organizzando i concerti ecc…, e il TRAY che ha sempre le mani nella musica, davanti ad una buona bottiglia di vino, parlando di etichette tra cui Wallace e Robot Radio Records ecc… decidiamo di riaprire la famosa etichetta di cui tanto avevo sentito parlare IL VERSO DEL CINGHIALE RECORDS.
Fu così che la registrazione di un giorno degli Hellekin Mascara diventa il lato A del 10″ “il verso del vinile 01”. Poi si contattano gli Angioletti Trio e con lo stesso metodo 1 giorno di registrazione nasce il lato B del 10″. Di conseguenza tutti i gruppi che trovate nel nostro catalogo cinghiale.
2) Come scegli le produzioni?
Le produzioni le scegliamo dopo un accurato ascolto delle registrazioni, facciamo un consulto tra noi tre e se il disco ci piace, se ci sono i soldi, e se c’è il tempo per seguire l’uscita si procede. Non facendo i produttori come primo lavoro dobbiamo sempre guardare alla pagnotta prima che alla produzione, ciò nonostante negli ultimi tre anni abbiamo fatto uscire ben 14 produzioni.
3) Come scegli i gruppi?
Come dicevo prima i gruppi li scegliamo ascoltando il disco, ma anche ascoltando dal vivo, per capire l’impatto sonoro e quali che sensazioni ci provoca. Poi importantissimo bisogna mangiarci assieme e condividere delle ore con i gruppi. Ti fai un’idea anche delle persone che hai davanti e loro si fanno un’idea di te. Ho sempre trovato molto importante il lato umano, l’amicizia che si viene a creare tra le persone che cercano di fare qualcosa di diverso per la musica italiana “underground”.
4) Cosa pensi delle coproduzioni?
Le coproduzioni sono una cosa che mi piace, ammesso che mi piaccia il gruppo da coprodurre, infatti abbiamo fatto qualche coproduzione con varie etichette. E’ una strategia che permette di far girare di più il nome del gruppo e dell’etichetta stessa. Se poi le etichette sono molte, permette di fare una sorta di cordata per far suonare live il gruppo dal nord al sud Italia. Di recente abbiamo dato disponibilità per una coproduzione del nuovo disco della Fuzz Orchestra che uscirà attorno a settembre 2012.
5) Con chi vorresti collaborare?
Vorrei collaborare con qualche etichetta estera, non mi interessa molto se sia conosciuta o no, l’importante è che condivida la passione per il rock’n’roll, senza troppe menate. In Italia abbiamo già collaborato con Wallace Records (ovviamente), Hipershape Records, Musica per Organi Caldi ed altre etichette i cui nomi sono specificati sul nostro sito (www.ilversodelcinghiale.org). Comunque siamo disposti a collaborare con chiunque purché il disco ci piaccia.
6) Come vedi la scena musicale italiana?
Interessante sotto alcuni punti di vista, ci sono molti gruppi validi, ma anche molti gruppi che non mi piacciono, c’è un grande movimento che definirei incasinato. Effetto web forse, comunque sono contento che ci siano parecchie etichette indipendenti che producono buona musica e riescono almeno un pochino a diffonderla. Ma ti parlo di scena del sottosuolo, appena sali un gradino non mi piace molto dell’Italia popolare e sedicente “alternative”!
7) Come vedi la scena live italiana?
Come sopra, incasinata. Difficilissimo far girare un gruppo anche in locali piccoli: a meno che tu abbia conoscenze o un booking che ti spinge è molto difficile creare il tour per la band. I locali hanno paura a farti suonare perché non porti gente, e la gente non viene a vederti perché non sei famoso, insomma io credo manchi un po’ di curiosità o forse come popolo siamo troppo abituati ad ascoltare le solite cose che troviamo in radio.
8) Progetti futuri?
Prossimamente co-produrrremo il disco della Fuzz Orchestra, poi parliamo del nuovo disco dei Juda e nell’ immediato, se tutto va bene, un 7” dei Thee Jones Bones, e poi vediamo cosa ci porta il rock’n’roll. Ultima cosa volevo ringraziare Mirko perchè grazie a lui siamo partiti alla grande e Federico Ciappini per svariati motivi.
Link utili
Sito etichetta: Il Verso Del Cinghiale Records
Pagina Facebook: ilversodelcinghiale
SoundCloud: ilversodelcinghialerec
BandCamp: ilversodelcinghiale
Myspace: ilversodelcinghiale