(Venus 2012)
I Calibro 35 con questo album giungono alla prova del nove, o come si dice, al terzo episodio della loro particolare voglia di rivisitare gli anni settanta in salsa poliziottesca. Magistrali e virtuosi nelle esecuzioni dei brani, prossimi allo smarcamento definitivo dai loro nomi tutelari, questa volta sono due brani i fili di collegamento con quello che hanno fatto in passato, quali Ennio Morricone e il suo Paesaggi nel tempo e Piero Piccioni con New York New York. Poi pura magia esecutiva, che non fa mai male, e delirante shake musicale, con ripescaggi di stili mai dimenticati, basta sentire il mantra psichopop di New Dehli Deli per ripensare ai Kula Shaker; pastiches di puro divertissement trash, in questo caso per i vostri padiglioni uditivi si consiglia Uh Ah Brrr, progressioni marziali con Massacro all’alba, funky smanettanti a tutta velocità, ascoltare per credere Il pacco, e semplicemente tanta voglia di far muovere chi li ascolta senza remore di sorta. I suddetti Enrico Gabrielli, Massimo Martellotta, Luca Cavina, Fabio Rondanini coadiuvati da Tommaso Colliva al mixer si dilettano con gli anni settanta, lo fanno bene e ci rendono partecipi del loro diletto. Quando si dice la fortuna!
Voto: 8
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