(Interbang Records 2011)
Se ascoltassimo gli Anuseye senza saperne assolutamente nulla, potremmo sciorinare le solite banalità: gruppo di giovani molto preparati che si affacciano sul genere stoner in maniera sapiente bla bla bla. E invece non è così, perché dietro il gruppo pugliese si nascondono due colonne portanti (Claudio Colaianni e Luca Stero) degli That’s all folks, una delle poche antiche realtà stoner italiane, presto finita nel nulla. Ordunque, è anche naturale che le aspettative crescano proporzionalmente.
Fortunatamente i nostri non deludono, giocandosela in maniera più che buona, dopo un inizio poco convinto con The Girl at the corner of my heart, esplodono con l’efficacissima Head, condita da un assolo fluido e conclusa con un’accelerazione contenuta ma cattivella.
Da li cominciano a intravedersi crepe nel sound degli Anuseye, da cui gocciano liquidi grunge stranianti e moderni inserimenti metal che non ci dispiacciono affatto. Il tutto culmina nelle deliziosamente lunga All is in your eyes, dieci minuti che si sviluppano a mò di torre di Babele, eretta con faticosa cura e con un ritmo inquietantemente pervasivo. Da lì in poi non ho riscontrato particolari picchi, ma ci si mantiene su un’ottima qualità media.
Non un disco rivoluzionario, ma una gran bella release che mantiene alto il livello italico e l’attenzione per il genere, andandosi a posare con grazia accanto ad altre realtà affermate come Zippo e compagnia.
Voto: 7
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