(Autoprodotto 2011)
Terzo lavoro per i romani Aldrin, ormai rodati con il loro post rock denso, largo e strumentale.
Il gruppo capitolino per “Bene” ha scelto di esprimersi con quattro brani della durata tra gli oltre i sei minuti e i nove minuti e dieci secondi. Ci troviamo dunque in presenza di tracce strumentali con molti elementi al loro interno, grazie ai quali le tracce sono sempre ricche di novità, suscitando la curiosità dell’ascoltatore, ansioso di scoprire le prossime mosse del gruppo.
Il disco parte con Der oldrin, un post rock espanso e densamente chitarroso, a seguire Vaskij Rosso, alquanto schizofrenico dato l’approccio jazzato e rilassato alternato a momenti più rock e complessi.
Il terzo brano Molto bene vira in buona parte verso il prog, ma a metà si infiamma e prende forma un rock ben strutturato. La drogue, il brano finale, contiene qualche elemento di elettronica ed è strutturato attorno ad un funk-disco, con il finale a sorpresa, grazie ad una coralità coinvolgente
. Bene ragazzi, continuate con questa umiltà.
Voto: 7
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