(Improvvisatore Involontario 2011)
Passione e calibrata ragionevolezza.
Sottili trame nervose e
riflessive pause romantiche.
“D’Onde” è
praticamente l’esordio, per la compositrice e pianista Aurora
Curcio.
Una suite in sei movimenti, veloce, garbata, con
leggere increspature libere, ad accentuarne il fascino.
Swing,
gradevoli sarabande corali (la frenesia sottopelle che anima
Incontri), malinconiche bolle cool (la bella D’Onde-Ponente),
sospensioni rilucenti (il novecento, dell’iniziale Note
Dell’autore), rigogliose fioriture soundtrack (A Zonzo),
piccoli blues dolenti (Echi).
A dar man forte all’autrice:
Domenico Ammendola (clarinetto), Carmelo Coglitore (sax
e clarinetto basso), Andrea Avena (basso), Francesco Cusa
(Batteria).
“D’Onde”, par un buon principiar, forse
ancor non del tutto sciolto e libero (sottilmente troppo mainstream
per i nostri gusti), ma i numeri paion esserci tutti.
Il futuro
dirà.
Voto: 6
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