Storms ‘We Are Storms’


(Moonlee Records 2011)

Eccoci di nuovo con gli amici della Moonlee Records e le loro interessanti proposte dell’est europeo, stavolta andiamo proprio nella mia amata Croazia, a Zagabria, dove ci aspettano gli Storms con il loro post-rock interamente strumentale. Fortunatamente, si tratta di quel rock senza fronzoli o grassetti da togliere, composizioni di non più di quattro minuti, deliziosamente sostanziose.
Pensandoci bene, il termine post-rock risulta poco adatto per i nostri, a volte sembrano davvero una band hardcore a malapena tenuta a freno (vedi gli attacchi aggressivi nella splendida Mount Manhattan), ricordando quasi i semi sconosciuti Helicon Blue. Naturalmente, non mancano le svisate emotive e le accelerazioni; poi è chiaro che potrà sembrare che le canzoni dei nostri non vadano da nessuna parte, eppure è proprio quello il bello: l’estrema attenzione in ogni pezzo, nessun momento buttato via. Decisamente adatti per i nostalgici degli Alexisonfire, tanto se non si fosse capito.
Gli Storms non si complicano la vita, dunque non lo faremo neanche noi richiamando comparazioni con i Mogwai che non reggerebbero minimamente. ‘We are Storms’ è un album compatto, che lascia il segno con sferzate emotive e schitarrate come se piovesse. Non vi rivoluzionerà il mondo, ma io non chiedo di meglio che una mezz’ora di emozioni.

Voto: 7

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