Di Damiano Gerli
Hypnotheticall ‘Dead World’ (Insanity Records 2009)
La scena progressive metal italiana negli ultimi anni pare abbia mancato di proporre qualche nome davvero rilevante, che potesse competere con i mostri sacri, al di là di molti gruppi puramente tecnici e ottimamente preparati. Chiaro che è un problema che interessa anche la scena internazionale, per carità, e giungiamo dunque ad ascoltare il primo album degli Hypotheticall, realtà prog metal tutta italiana che esibisce dopo un primo demo risalente addirittura al 2002.
L’album si apre ufficialmente con The Eternal Nothingness of Sin, altisonante titolo che nasconde un pezzo piuttosto muscolare, dalle numerose accelerazioni e cambi di tempo, costruito con grande cura, in parte power/thrash ma interamente progressive fino al midollo, naturalmente. Segue la traccia scelta dai nostri come singolo, Fear of a Suffocated Wrath, più strettamente melodica con un ritornello cantato in coretto che funziona decisamente bene e dose di chitarra acustica. Forse non tremendamente memorabile, ma di sicuro un pezzo suonato con attenzione.
Altro pezzo notevole è Heaven Close at Hand, che riesce a ben amalgamare i riff aggressivi con la melodia delle strofe, mentre il resto dell’album si attesta su uno standard qualitativo che non delude. L’unica cosa che non mi ha entusiasmato è il barcollante accento inglese del cantante Francesco Del Barco che va a inficiare le qualità di una voce ben preparata, francamente un peccato, se poi ci mettiamo alcune imprecisioni strettamente linguistiche (no room TO imagination), la cosa risulta oltremodo strana per un pacchetto così professionale.
‘Dead World’ si conferma una buona proposta progressive metal, di una band che necessita ancora di stringere qualche vite di sicuro, però si è incamminata su una buona strada.
Voto 7
Link: http://www.myspace.com/hypnotheticall – Hypnotheticall My Space Page