(Innova 2012)
Compositore e clarinettista di pregio, David Keberle è il protagonista indiscusso di questo cd Innova, nella veste di autore e, talvolta, di esecutore. Nei sei brani cameristici qui presentati, ciò che più si apprezza è la concentrazione espressiva, la parsimonia con cui Keberle distribuisce le note, costruisce ponti sonori tra una frase e l’altra, dotandole di una presenza ineludibile. Quasi mai si cede al frastuono: atmosfere avvolgenti, ora sospese ora cangianti, circondano melodie di genuina cantabilità, ravvivate da passaggi ritmici che talvolta trasudano una radice popolare, fantasiosamente riscritta dall’autore secondo le proprie esigenze e la sua personale sensibilità. Una vena lirico-poetica traspare dai brani, in particolare da quelli che riportano il titolo italiano – Keberle è infatti legato al nostro paese da un lungo apprendistato e un’intensa frequentazione musicale e personale. Nel fantasioso Quattro chiacchiere e un aperitivo si affaccia, in particolare, anche una lieve ironia, che stempera l’astrattezza di taluni passaggi che sembrano evocare, alla maniera dell’Elliot Carter dei suoi primi quartetti, persone che dialogano (seppur alla leggera, come suggerisce il titolo). La stessa idea di dialogo emerge in primo piano anche in Incroci, altro brano dal titolo paradigmatico, poiché qui il clarinetto (affidato allo stesso Keberle) e il pianoforte (suonato da un altro compositore, Eric Moe) davvero si accavalla, si interseca col piano, intrecciando fili di un discorso ora estremamente dilatato e sospeso, ora spedito e (apparentemente) improvvisato; ed è su questo terreno che Keberle dà sfoggio di abilità non solo di musicista classico, ma anche di esploratore di generi come il jazz o la world music.
Voto: 8
Link correlati:Innova Recordings Home Page