(Prehistorik Sounds 2012)
Il mondo di Davide, classe ’85, è frenetico e pieno d’arte. Ha scritto testi e musiche per svariati gruppi campani e laziali, gli è stata affidata la direzione artistica di un talent show per cantanti andato in onda su Sky e Tv Campane 1 intitolato “Vivi la musica-Non smettere di sognare”, ha curato le prefazioni dei libri: “Insonnie” di Salvatore Massimo Fazio e “Il silenzio profanato” di Francesco Capasso; collabora con la casa cinematografica tedesca Brandi Pictures firmando le musiche per un film di prossima uscita. Tutta questa frenesia si riflette anche nella musica ambient/electro di quest’album. Genere che lo ha affascinato fin da subito oltre a Franco Battiato, Philip Glass, The Alan Parsons Project, Wim, John Cage, The Divine Comedy, Le orme, Banco del Mutuo Soccorso, PFM ed altri. Il titolo è quanto mai azzeccato perché in effetti queste sono pulsazioni, più o meno brevi e acide, che partono dal suo animo. Alcune più inquiete come Noia e affanno altre più tristi come Corolle di grida, altre ancora in movimento con Gente in piazza. Ci sono spunti interessanti ma sono troppo nascosti da queste stesse pulsazioni che diventano un ostacolo perché difficili da gestire. Serve grande abilità. Qui ci si perde tra il traffico che rischia di essere formato più da rumori che suoni, e i brani sono tutti troppo staccati tra loro senza senso di continuità. L’episodio più riuscito è Spine inermi, lì c’è l’elaborazione cosciente, per quanto possibile, di una pulsazione. La strada è lì dentro.
Voto: 4
Link correlati:Prehistoric Sounds Records Home Page
Autore: rakyrock@hotmail.it