Nick Hennies ‘Objects’


(Kendra Steiner Editions 2011)

Un battito ligneo, ossessivo, minimale.
Immersione e
ridefinizione.
Termini che ben si addicono all’opera, del
percussionista/compositore di Louisville, Nick Hennies.
“Objects”
son blocchi di legno, congas ed un vibrafono, monotonamente
sollecitati, fino ad ottenerne, una trasparente linea, che s’invola
verso l’alto.
Minimalismo, in apparenza brutale, che ad alto
volume, rivela tutta la sua nobile essenza.
Uno scintillio che
s’accende lento, acquisendo energia ad ogni ciclica
ripetizione.
Armonico dopo armonico, strato su strato.
Meditazione
e feroce concentrazione, per un’arte libera e pura, che parla lingua
accostabile (idealmente) a Z’ev, alla ricerca della Fullman,
a Palestine.
Hennies, insegue una modalità di
relazione (esecuzione/fruizione), semplicemente, altra.
Aerea,
luminosa, stordente.

Voto: 7

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