(Volume/Venus 2012)
Esplosivi come sempre i pugliese Rekkiabilly pubblicano il loro secondo album condensando, anzi shakerando, rockabilly, swing, jazz, country e Motown.
Impossibile resistere a questi ritmi, sempre frizzanti e ben suonati, il ritmo ti trascina e le ginocchia e le cosce si muovono in modo frenetico, seguendo il battito del sound, mai domo.
A partire dal titolo il combo pugliese ha un tema ricorrente nel disco, vale a dire quello dell’alimentazione. In più brani, infatti, si parla di mangiare, di piatti e cucina.
Il disco si apre con una cover, la strumentale Six by six di Earl Van Dyke , un brano Motown, che sublima con quei fiati di purissimo r’n’b. Eccitante L’astronauta, un mariachi-rock’n’roll frenetico con uno strampalato testo, mentre Sisma condensa una tensione, che poi esplode. Lo swing caratterizza, invece la title-track e Lulù swing, anche se questa vira più verso il jazz da club. Il fantasma di Fred buscaglione aleggia nella scoppiettante Mezzanotte di fuoco ed il blues è la struttura base delle atmosfere noir e da Mississippi de Il compare. Il disco si chiude con un’altra cover, si tratta dello ska “Burn Toast and Black Coffee” di Mike Pedicin, che per l’occasione è stata tradotto in italiano in Toast e Caffè Arrosto.
Voto: 7
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