Di Alessandro Colò
Opera prima di Fabio Sparapani il libro racconta le vicende di Guido Cavani, sostituto procuratore italiano inviato in un’isola greca per portare a conclusione un’indagine su dei traffici di denaro che hanno come riferimento tal Mario Giacchi, di cui è stato rinvenuto il cadavere in mare. Cavani in realtà ipotizza che Mario Giacchi possa essere invece un vecchio amico di cui ha perso i contatti da anni e che crede riparato in Grecia sotto falso nome. Giunto sull’isola il nostro investigatore inizia a conoscere gli abitanti, un insieme di persone semplici, taciturne ma accoglienti.
Cavani ordina la riesumazione della salma per capire quale sia la vera identità del corpo che è stato ritrovato in mare, e nei giorni di attesa per gli esiti degli esami i suoi legami con gli isolani diventano sempre più stretti. Conosciamo così il simpatico Nikos pescatore e traghettatore tuttofare di Cavani, il viscido Panos delegato del sindaco e rappresentante del potere sull’isola, l’arguto pope ottimo ed imbattuto giocatore di backgammon, il dottor Mavròpoulos erudito medico più per tradizione familiare che per vocazione e la bella Dìmitra avvenente e misteriosa locandiera del paese di cui, sin da subito, il magistrato rimane colpito. Tutti però sembrano nascondere più di quanto realmente dicono, e ad infittire il mistero arriva il ritrovamento di alcuni enigmatici commenti scritti in dei libri ritrovati nella casa di Giacchi che sembrano parlare direttamente al sostituto procuratore.
Ben delineata è l’atmosfera che si respira nell’isola, che inizia ad essere infuocata dall’approssimarsi del caldo estivo; con lo scorrere delle pagine il sole e il mare diventano anch’essi dei personaggi principali. La trama del giallo però risulta un po’ piatta, senza particolari scossoni fino all’epilogo; le vicende narrate non sempre riescono a coinvolgere pienamente il lettore e anche la trovata degli enigmi da decifrare sembra forzata. Il romanzo riesce a dare il meglio di sé invece quando tratta delle relazioni umane e nella costruzione dei personaggi che risultano tutti ben caratterizzati. Nel complesso lo stile di scrittura è scorrevole e meritevole di menzione trattandosi come già detto di un’opera prima, opera che si lascia leggere con piacere.
Complimenti Sparapani, non male per un esordio.
Link: Fabio Sparapani, Il salto, Cocquio Trevisago (VA), 0111 Edizioni, 2011