Tiziano Milani ‘Touch’


(Setola Di Maiale 2012)

Le architetture sonore, di Tiziano Milani, si affinano
sempre più.
Quasi al limite dell’impalpabile.
Dove, il
precedente “The City Of Simulation” metteva tanta
(ottima) carne al fuoco, nella sua interazione suono/immagine/parola,
“Touch”, si smaterializza in una nube, leggera e
vaporosa.
Una meditata fase compositiva, che viaggia per
sottrazione e progressive, delicate apparizioni materiche.
Mai in
attrito fra loro.
Contrastata luminosità.
Fra onirico
scorrer, di frammenti/memoria rasserenanti, e languide vampe
compresse, di desiderio/visione.
Una via di fuga interiore.
Che
si palesa in traslucide strutture,
elettroacustiche/ambient/minimali.
Fra passaggi classicheggianti,
ambienze spoglie, tiepidi sibili dronanti, texturali esposizioni di
ticchettanti contatori/geiger e cameristiche apparizioni
acustiche.
Assemblato in fase di post produzione, “Touch”,
si avvale degli interventi, trattati/riassemblati, di Koji Nishio
(piano), Hiromi Makaino (oggetti, percussioni elettroniche e
ritmi), Lars Musiikki (contrabbasso, chitarra acustica),
Cristian Corsi (sax tenore), Lynn Westerberg
(viola).
Oltre allo stesso Milani, fra conduzione, elettronica,
field recordings, manipolazioni digitali, laptop, emissioni concrete
e registrazioni.
Un’aggregazione di piccoli frammenti, che
rilascia una gran scia chiaroscurale.
Non così buia la
notte, non così a fuoco la luce.

Voto: 8

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