(Accretions 2012)
Sei espansioni pianistiche crepuscolari.
Iridescenti linee
armoniche, dove lontana è, ogni aggressiva suggestione.
Pause,
silenzi, quieta aspettativa dell’evento che segue.
Feldman,
Eno, Harold Budd.
Minimalismo e seduzione.
Semplice
e meravigliosa ricerca.
A volte, le parole sono un ingombro
gravoso.
Perdersi lentamente, nella neve che verrà.
Voto: 8
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