(Navona 2012)
Certo non si può rimproverare a questa incisione di mettere sotto torchio la capacità percettive e intellettive dell’ascoltatore. Quattro composizioni di autori contemporanei sono infatti qui eseguite, e in tutte prevale un intento comunicativo che pare evidente a partire dall’iniziale In the Time Before di S. Pender, pervasa da un minimalismo arcaicizzante alla Wim Mertens. Seguono le concise pagine pianistiche di R.D. Salvage; delicate sequenza accordali, memori delle lezioni di un Satie o di uno Skempton, riempono questi acquerelli sonori, che guadagnano, grazie alla loro brevità, in efficacia espressiva. La fantasia per flauto e pianoforte è la composizione più elaborata, seppur costruita su un tema lirico che torna più e più volte. Conclude l’evocativa Bounjour Ma Petite, ricca di atmosfere musicali da inizio secolo, rivisitate con candore e semplicità. Il tutto è gradevole, ma infine un po’ troppo scontato.
Voto: 5
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